Il Difensore del Voto

Il Difensore del Voto.

“Il difensore del voto è un Difensore della Libertà e della Democrazia”.

Il difensore del voto è una “sentinella” del voto, il cui compito è di vigilare affinché in ogni seggio elettorale le operazioni di voto e di scrutinio avvengano all’insegna della correttezza e della trasparenza.

Dovrà compiere una vera e propria attività di garanzia per salvaguardare il singolo voto a tutela della sovrana volontà dell’elettore. Verificare che tutte le attività svolte all’interno del seggio siano regolari e che non avvenga nessuna infrazione.

Occorre che il seggio venga presidiato fino all’ultimo minuto delle operazioni elettorali soprattutto nella fase di compilazione dei verbali, avendo cura di controllare la validità delle schede e che non vi sia nessuna manipolazione soprattutto delle schede bianche o di quelle parzialmente compilate.

Nelle ultime tornate elettorali, infatti, migliaia di voti sono andati dispersi a causa di brogli e irregolarità.

Ma il difensore del voto è anche un missionario della libertà, colui che combatte porta a porta, programma alla mano, una crociata per la democrazia.

Sarà cura del difensore del voto, nel periodo antecedente le elezioni farsi portavoce tra tutti gli elettori di quella sezione, illustrare il programma elettorale, illustrare le modalità di voto, ricordare di prendere il certificato elettorale o farne richiesta di duplicato laddove smarrito.

Dovrà dare voce agli elettori, alle loro necessità, individuando le problematiche delle singole realtà territoriali.

E’ importante recuperare il senso del voto, coinvolgere tutti gli elettori anche quelli ormai delusi, demotivati. Ogni singola sezione elettorale dovrà  essere oggetto di una microcampagna elettorale.

Affinché possa effettivamente rappresentare l’anello di congiunzione è determinante che il difensore del voto sia elettore della sezione individuata. In questo modo, le sue radici territoriali, la conoscenza diretta e personale degli iscritti nella sezione elettorale gli consentono di sentirsi davvero il loro rappresentante.

Che cosa è in definitiva una sezione elettorale?

Una sezione elettorale è un insieme  di circa 829 elettori che vivono uno affianco all’altro condividendo le stesse problematiche di decoro urbano, di viabilità, di vivibilità, di  sicurezza.

Elettori che sono cresciuti insieme, che hanno frequentato le stesse scuole, che magari si sono persi di vista ma che si ritrovano in quel magico elenco di aventi diritto al voto.

In ogni sezione elettorale votano in media sei al massimo otto vie. In ogni sezione ci sono in media circa 300 nuclei familiari.

Ogni votante di una sezione conosce almeno un decimo di votanti personalmente ed è in grado, elenchi alla mano, di riconoscerne molti altri.

In Italia ci sono 61.587 sezioni elettorali per un totale di 51.099.405 elettori. Di queste  61.587 sezioni 559 sono ospedaliere, ovvero con posti letto superiori a 200 e 1.506 sono sezioni speciali con posti letto da 100 a 199 e 3412, seggi volanti dove si reca il presidente del seggio accompagnato da uno scrutatore per raccogliere il voto (case di cura con meno di 100 letti).

Ogni cinque anni sono circa 2931000 i nuovi elettori. Ragazzi e ragazze che per la prima volta si trovano a dover esprimere il proprio voto per le elezioni politiche.

Perché in passato non hanno mai funzionato i difensori del voto?

I difensori del voto non hanno mai davvero funzionato per queste ragioni:

1)    In passato venivano indicati solo sulla carta qualche giorno prima delle elezioni e molto spesso non erano votanti di quella sezione elettorale. L’accredito, ossia la delega, veniva consegnata loro a mano e non inviata per tempo al competente ufficio comunale con le conseguenze che il difensore doveva presentarsi personalmente o durante i lavori preparatori del seggio il sabato, quindi dalle 16 alle 17.30, o la domenica prima dell’ apertura del seggio ovvero prima delle 7.

2)    Essendo mancata una vera preparazione, le motivazioni e soprattutto la conoscenza del lavoro da fare da parte dei difensori del voto era limitata. I difensori del voto non si sentivano parte del progetto e non sapevano cosa dovevano difendere e da chi.

Da Difensore del Voto a “hunters votes”.

Non un solo difensore del voto ma una squadra ben assemblata di “hunters”. Cacciatori del voto residenti e votanti nella sezione assegnata.

Per ogni sezione elettorale si potranno individuare più di un “hunter” di età, professione e sesso diverso. Tutti residenti nella sezione elettorale che avranno il compito di leggere, nome per nome, tutti gli aventi diritto al voto, di compulsarli, di ascoltarli nei mesi precedenti bussando sino all’ultimo minuto utile alle porte per ricordare, a chi ancora non lo ha fatto, di andare a votare. La legge infatti vieta comizi e riunioni di propaganda il giorno delle elezioni ma non esclude un’attività di questo genere. Gli “hunters” potranno usare una simbologia distintiva  non recante denominazione o colori di partito (una coccarda per esempio).

La certezza dei nominativi designati, conseguenza del lavoro svolto nei mesi precedenti le elezioni, farà si che la consegna delle deleghe avvenga direttamene agli uffici comunali con la conseguenza dell’accredito automatico del rappresentante di lista.

Tra le cause dell’astensionismo c’è anche la mancanza del certificato elettorale. Sino alle elezioni regionali del 2000 l’elettore riceveva il certificato elettorale a casa per ogni turno elettorale. Con D.P.R n.299 dell’ 8 settembre 2000 è stato disposto l’uso del certificato elettorale unico per tutti i turni elettorali. Sono in tanti quelli che tra un’elezione e l’altra lo smarriscono e dal momento che la copia può essere chiesta solo personalmente durante lo svolgimento delle elezioni, per pigrizia non la richiedono astenendosi dal voto.

Gli “hunters” avranno il compito di ricordare con un buon preavviso ad ogni elettore di cercare il certificato per tempo, di porlo in bella vista sul loro comodino e a chi lo ha smarrito daranno istruzioni certe per averne copia.

Gli “hunters votes” di venti sezioni elettorali avranno una chat dove gli “hunters” comunicheranno tra loro e in cui sarà inserito un soggetto designato dall’organizzazione di partito che avrà il compito di suggerire, ascoltare, caricare, rassicurare. Il responsabile del progetto dovrà dialogare con ognuno dei designati e conoscerli personalmente.

Con circa tremila chat il partito potrà ascoltare in tempo reale il Paese.

Avremo in diretta, prima del Ministero dell’Interno, i risultati elettorali potremo riscontrare se i dati coincidono e, dove non lo sono, organizzare subito il ricorso.

Una squadra di trecentomila militanti organizzati e motivati con un leader carismatico quale è Silvio Berlusconi può cambiare la storia di una elezione.

On. Fulvio Martusciello Responsabile Nazionale Difensori del voto